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venerdì 16 marzo 2012

DARK SHADOW


Dark shadow, basato sull’omonima soap degli anni ’60, segna il ritorno di Tim Burton e della sua fedelissima gang alla commedia dark.
Insomma un pò in stile Edward mani di forbice.
Stanotte è uscito il primo trailer ufficiale (sotto) e la locandina (a lato) mentre per il film dovremmo aspettare, in Italia, l'11 maggio, il giorno dell'anniversario di matrimonio dei miei genitori. wow!!
Immancabili i più stretti collaboratori di Burton: l'amico Johnny Depp e la moglie, Helena Boham Carter.
La speranza è che questo film non sia un flop come lo fu il tanto aspettato "Alice in Wonderland", che, personalmente, mi ha lasciata molto insoddisfatta.
Stay tuned.





giovedì 15 marzo 2012

50/50

Sottotitolo di questo post è "momento serietà". Almeno al 50%, perchè questo film, che di per sè affronta un tema drammatico, è gioviale e sfrontato.
Moltissime le pellicole che si crogiolano nella disperazione delle malattie, pensate ai film tratti dai libri di Nicholas Sparks, peggio che guardare Medicina 33 o Elisir.
Io poi certe cose proprio non le reggo perchè poi mi sento i sintomi delle varie malattie. Sono ipocondriaca. Al 100%, e fifona.
Chi non ha paura del dolore che può comportare una malattia. Per non parlare di quelle che ti costringono a terapie invasive e distruttive come la chiemio, che, per esperienza diretta, è una delle situazioni più terribili che si possono vivere e che influiscono, devastandola, nella vita di una persona e di tutte le sue relazioni.
Avrete capito, se mi leggete da un pò, che sono un tipo difficile da accontentare: quindi se vi dico che questo film è meraviglioso, è un giudizio molto lusinghiero.
E' uno dei più bei film che ho visto negli ultimi anni.
Il tema centrale è la malattia che colpisce un giovane ragazzo, Adam, e, come sopra accennavo, si ripercuote su tutte le sue relazioni: con la fidanzata, il migliore amico, la madre ansiosa e possessiva, la giovane terapista che cerca di aiutarlo.
Pochi personaggi, ben delineati: la madre, interpretata dalla fantastica Anjelica Huston, è una moderna signora Bennet che affronta già l'Alzheimer del marito e si trova soppressa dal dolore per il cancro del figlio, da cui si sente respinta. Indimenticabile la sua battuta allorquando guardando i diplomi del dottore del figlio dice con disprezzo "Ha fatto la scuola pubblica".
Il miglior amico, Kyle, impersonato da Seth Rogen, coautore della sceneggiatura ispirata  alla vera storia di un suo amico, il quale affronta la malattia del protagonista in modo alquanto "alternativa".
Sfrontato, insensibile, maleducato, dallo sproloquio facile, anzi perenne, in cerca di trarre vantaggio dalla malattia dell'amico, soprattutto con l'altra metà del cielo.
Per darvi un'idea: quando Adam, il protagonista, gli confida che ha il cancro, pare che sia lui quello che sta per morire, almeno fino a che gli dice che su internet indicano come percentuale di guarigione il 50/50 (che dà il titolo al film). A quel punto Kyle torna in sè e, come se niente fosse, dice ad Adam che avrebbe anche potuto dirlo subito.
Indimenticabile poi la scena in cui Kyle affronta la fidanzata di Adam, che, in modo nemmeno troppo velato, odia a morte.
Bryce Dallas Howard per cancellare l'onta di aver partecipato alla saga Twilight sta interpretando un film migliore dell'altro.Qui interpreta la fidanzata di Adam, che, scusate lo spoiler, è una stronza di prima categoria, ma lo si capisce da subito.
L'ultima donna del film è Katherine, l'internista di psicologia (io penso) che con Adam giunge al terzo paziente, con cui avrà molta pazienza. Per l'attrice che la interpreta, Anna Kendrick, vale quanto sopra detto per la Howard. Si è fatta conoscere con la saga Twilight dove interpreta Jessica, una compagna di scuola di BelEdwa, per poi sfondare con Up in the Air. Non solo ha recitato al fianco di Clooney, ma ha anche ottenuto una nomination all'Oscar come migliore attrice non protagonista. Quindi la terrò d'occhio perchè secondo me farà molta strada. Anche in questo film lei è perfetta, altro che certe oscenità come Biancaneve e il Cacciatore...
Ho lasciato, volutamente, per ultime le considerazioni relative al protagonista interpretato dal prodigioso Joseph Gordon-Levitt.
Modestamente l'avevo già notato nel film "10 cose che odio di te", al fianco di Julia Stiles e Heath Ledger.
E' bellissimo, è veramente un bravo attore e mi dà la sensazione di essere un ragazzo coi piedi per terra, in grado di apprezzare il proprio lavoro per quello che può riuscire a dare agli altri con esso.
Sia da un punto di vista emozionale, che a livello di benficienza.
Un grande uomo insomma: come dimostra di essere in molti suoi film, da "500 giorni di sole", ad "Inception", in "Hesher" ed infine con la meravigliosa interpretazione in questo film.
Inoltre a breve vedremo ancora Joseph, diretto un'altra volta da Nolan, nell'ultimo capitolo della saga di Batman, al fianco di Christian Bale.
Morale del post: se non avete visto questo film guardatelo, e ricordate tra 50 anni, come ha detto un medico ad un incontro cui sono andata poco tempo fa, l'85% delle persone morirà di cancro.
Quindi non fate finta di non vedere e non vergognatevi di dire un ti voglio bene.
Che chiusa tristissima.
Vado a mangiarmi della cioccolata per tirarmi su il morale.
Stay tuned.

p.s. lo so ci sono troppi "che"..