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lunedì 30 gennaio 2012

Abbiamo bisogno di UN AIUTO-parte 1


Conoscete già la mia passione per queste deliziose cerimonie di auto celebrazione degli americani ed in particolare per i red carpet in cui si vede generalmente il peggio umanamente possibile.
A parte alcune attrici che sono innatamente eleganti.
Tuttavia non dirò mai più che una persona elegante potrebbe indossare anche un sacco della spazzatura e sarebbe bellissima perché ho la prova che non è vero.
Non avevamo ancora finito di elogiare la sua eleganza per l’abito sfoggiato ai Golden Globe, ennesima scelta di stile per l’impeccabile Mrs Pitt, che arriva al red carpet dei Screen Actors Guild (SAG) Awards  con tale obrobrio. Presente i sacchi neri per imbustare i corpi, o, se non siete dei serial killer, per metterci l’erba tagliata?? Aggiungete un po’ di elastene e otterrete l’abito firmato jenny packham (pacco di prosciutto: un cognome un perché ) indossato dalla Jolie a questa serata.
Morale: i sacchi dell’immondizia stanno male a tutte.
I SAG AWARDS mi danno l’occasione di parlare di un film meraviglioso, che ha vinto molti premi e che purtroppo in Italia sta passando un po’ in sordina.
Mi riferisco a THE HELP: tratto dall’omonimo libro di Kathryn Stockett è un meraviglioso affresco, tutto al femminile, che racconta il razzismo mascherato da bon ton e buone maniere, imperversante nelle famiglie di Jackson, Mississippi, negli anni ’60, dove le cameriere di colore subiscono ogni tipo di sopruso immaginabile da parte delle “signore” bianche, le quali passano il loro tempo a giocare a bridge ed a organizzare serate di beneficienza.
Un film molto emozionante dove si susseguono momenti di ilarità a momenti di profondo dolore, ingiustizia, rabbia, e dove le lacrime non si trattengono.
Non aspettatevi il “e vissero felici e contenti”.
L’obiettivo del regista, Tate Taylor, non è quello di dare il contentino agli spettatori alla fine del film, ma di porli nella condizione di chiedersi se il razzismo di quegli anni esiste ancora e soprattutto se è circoscrivibile alla sola America.
Ovviamente no: il pericolo di diventare dei mostri, come quelli che indossano quei bei vestiti nel film, è in agguato soprattutto nella nostra società che da soli 20 anni, anno più o anno meno, vive il fenomeno dell’emigrazione e della convivenza tra popoli diversi. 
Nel prossimo post, con un pò più di leggerezza, incontriamo le eroine che, nel bene o nel male, hanno fatto di The Help un grande film.

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