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giovedì 29 luglio 2010

MEMORIE DI UNA IMBRANATA

sarà il caldo, sarà la singletudine oramai cronica, ma stasera, tornata a casa dopo una lunga giornata di lavoro, mentre mangiavo davanti alla tv, cercando il nulla con cui dare un "resentino" al cervello, sono stata assalita da un alluppamento animalesco, che, benchè saziata dalla cena, mi ha fatto letteralmente sbavare come un cammello nel deserto..
forse una delle poche volte in cui ho ringraziato dyo dell'esistenza della Rai: sul canale due infatti trasmettono gli europei di atletica..
uomini con tutine attillate e guizzanti muscoli in bella mostra che sprizzano sensuale sudore da ogni microparticella epiteliale...avete presente le reazioni della Samantha di Sex and the city, the movie, quando si sgamma il Dante di Fuoco??
ecco più o meno quella è stata la mia reazione..
sì ok, alcuni di faccia fanno proprio cagare, ma si tratta di una minima parte del corpo.. su due metri di stallone, quanto sarà una faccia, boh 20 centimetri, 25...e poi il collo, le spalle, i muscoli delle braccia...mmmmhh, a me le braccia fanno impazzire..
anche se, ahimè, ho potuto constatare che quelli che fanno salto in alto hanno delle gambine a stecchetto che fanno una rabbia, grrrrr
comunque, a parte l'eccitante visione di quei maschioni, vedere le gare di atletica mi ha fatto ripensare a quello che è, ed è stato, il mio rapporto con lo sport, praticamente identico a quello con gli uomini: un tempo disastroso ed oggi nullo
mi faccio pena da sola..
in effetti non sono mai stata portata per l'attività fisica, ciò è dovuto anche al mio squilibrio, non solo interiore, ma anche esteriore, che praticamente si traduce in una imbranataggine vicina alla disabilità, come dimostrato dalle miriade di piccole cicatrici che ricamano le mie ginocchia.
inciampavo sui miei piedi, cadevo dalla bici, riuscivo a tamponare le macchine parcheggiate quando mi mettevo i pattini, per non dire che quando ero piccola mio padre mi aveva fatto una altalena casalinga legando una corda al ramo di un grande albero e io riuscivo a sfracellarmi contro il tronco..insomma già da allora si poteva facilmente capire che non avevo i geni di un Andrew Howe (mamma mia!!!), tuttavia ci ho provato.
a sei anni mia madre mi ha iscritta ad un corso di nuoto, il primo giorno di lezione, pensando che si trattasse della piscina per i bambini, di cui mi avevano accennato per convincermi ad andare, mi sono lanciata dentro la piscina da due metri.. salva per miracolo, grazie alla provvidenziale presa dell'istruttore che mi ha letteralmente acciuffata per il "cioppino".
a questa esperienza se ne sono susseguite altre, tutte con esiti, se non nefasti, mooolto deludenti.
la prima volta che ho sentito la sigla di Mila&Shiro, ero già attaccata alle gonne di mia madre pregandola di iscrivermi a pallavolo..
e pallavolo fu..sono durata qualche mese, nel corso dei quali venivo puntualmente sbeffeggiata per la mia lentezza e svogliatezza, offesissima per questo trattamento ho smesso..
ma non peoccupatevi, perchè più o meno nello stesso periodo andava alla grande anche un altro cartone animato in tema sportivo, ossia Hilary, campionessa di ginnastica ritmica che riusciva a lanciare gli attrezzi a dieci metri di altezza e riprenderli 2 sec dopo, senza mai sbagliare, mah...
Per fortuna nel paesello sfigato dove abito e nelle vicinanze non c'erano corsi di ginnastica ritmica, tuttavia, quel natale, mi sono ritrovata sotto l'albero un bel nastro rosa (che ho ancora, disperso da qualche parte in camera..), da cui non mi separavo mai, un pò perchè ero gelosa e non volevo che le amichette lo toccassero, un pò perchè, non sapendolo usare, mi trasformavo in un involtino color porcello (in realtà i nastri hanno una loro missione: stritolarti!!)..ma presto anche questo passatempo mi ha stancata..
e per un pò in famiglia campammo felici e contenti, almeno fino a quando, la scuola media propose delle lezioni di tennis...
ah, il tennis, sport da ricchi, un pò come il golf, nel quale si rimane in mutande..sin dall'acquisto delle racchette professionali, per non parlare di un corso di dieci misere lezioni, costate più di una botta ad una puttana di lusso, sorry escort, per essere politically correct, che ho frequentato fino all'ultimo minuto..
anche con un polso martoriato..
le mie esperienze sportive si sono fermate qui, in quanto i miei si sono rifiutati di sovvenzionarmi ulteriormente ed inutilmente..
c'è però una cosa da dire e di cui vado, modestamente, fiera: in terza media ho partecipato ai giochi della gioventù e ho vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo..
e voi direte e allora??
beh al tempo, nonostante avessi 13 anni, entravo ancora aggratis a Gardaland (per chi non dovesse comprendere: riuscivo a guardare negli occhi i nani di Biancaneve, i quali, tra l'altro, non mi hanno mai detto niente, o loro erano dei tipi silenziosi, o lei una nazista...mah...)

2 commenti:

  1. Caspita ne hai fatto di strada sportiva? eh...comunque consolati, anch'io sono negata in quasi tutti gli sport...pensa che quando facevo danza mia mamma diceva che avevo la grazia di un elefante! avevo buona memoria ricordavo i passi ma avevo fretta di finire, così ai saggi mi ritrovavo sempre ad un minuto dalla fine a guardare le altre.. ti invidio per il nastro..anch'io lo volevo tanto, ma mia mamma vista l'esperienza con la danza non ha voluto iscrivermi ad alcun corso di ginnastica artistica!
    Ciao assatanata di bottiglie, ops.. di uomini! (per pochi intenditori...)

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  2. ahahah!!
    però poi con acqua gym è andato tutto bene, anche per te vero??
    ti ricordi che domani sera io e te, ci si vede..
    a proposito di detentori di bottiglie... oggi ho visto Andrew Howe..che sangue che mi fa!!

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